L'imponente torre quadrangolare del Palazzo de Ballis emerge nel panorama architettonico come un magnifico manifesto dell'arte quattrocentesca, unendo in sé la maestosità delle forme con dettagli di chiara ispirazione catalana, particolarmente evidenti nella raffinata finestra trifora che adorna un arco a tutto sesto. Questa struttura, frutto dell'ingegno e della visione di Giovanni de Ballis, venne eretta come simbolo tangibile del suo status acquisito tramite un matrimonio vantaggioso. Giovanni, descritto come "speciali mastro di musia et di morari", affidò probabilmente la concezione del progetto all'architetto Pietro Oddo, dando vita a un'opera che ancora oggi incanta per la sua eleganza e per la maestria costruttiva.

La torre non solo rappresenta un'eccezione nell'architettura del tempo per la sua imponenza e bellezza, ma custodisce anche i segni distintivi della famiglia de Ballis, come dimostra lo stemma nobiliare elegantemente posizionato sull'angolo ovest. Allo stesso modo, il prospetto posteriore del palazzo si distingue per la presenza di una delicata finestra bifora, che aggiunge un ulteriore tocco di raffinatezza all'insieme.

La storia della famiglia De Ballis, originaria di Bologna, si intreccia indissolubilmente con quella di Alcamo a partire dal XV secolo, quando Ballo De Ballis pose le basi della propria stirpe in questa terra. La costruzione della torre non è solo un omaggio alla prosperità raggiunta dalla famiglia, ma si pone anche come una pietra miliare nella storia locale, simbolo di un legame profondo tra l'architettura, la nobiltà e le vicende della comunità di Alcamo. Oggi, il Palazzo de Ballis si erge come un testimone silente ma eloquente del passato, invitando chi lo osserva a riflettere sulle intricate trame di storia, cultura e arte che hanno plasmato la città nel corso dei secoli.