La Chiesa di Sant'Oliva, situata all'ingresso maestoso di Piazza Ciullo, si erge come un emblema storico e culturale, le cui radici si estendono fino al 1533. Questo gioiello architettonico, dopo essere stato riedificato nel 1724 sotto la guida visionaria dell'architetto trapanese Giovan Biagio Amico, un illustre architetto al servizio del Real Patrimonio e del Senato palermitano, continua a testimoniare la ricchezza artistica e spirituale della regione.

Al suo interno, l'altare maggiore si adorna maestosamente con una tela del 1639 dell'incomparabile Pietro Novelli, intitolata "Le Anime del Purgatorio". Quest'opera, intrisa di significato e maestria artistica, invita i fedeli a una profonda riflessione sulla redenzione e l'aldilà, dimostrando la capacità dell'arte di elevare lo spirito e stimolare il pensiero.

Gli altari, vere e proprie opere d'arte, sono impreziositi da splendidi marmi policromi sapientemente intagliati da Mariano e Simone Pennino, offrendo un'esibizione di bellezza e maestria artigianale. Questi elementi decorativi, uniti alla raffinata architettura, creano un ambiente di devozione e ammirazione.

Tra le altre meraviglie che adornano l'interno della chiesa, spiccano due sculture in marmo di scuola gaginesca, che ritraggono "San Luca e Sant'Angelo" e un gruppo marmoreo raffigurante l'Annunciazione, capolavori eseguiti nel 1545 da Antonino e Giacomo Gagini. Inoltre, la statua in marmo di Sant'Oliva, opera eseguita da Antonello Gagini, si distingue come una delle espressioni più sublimi dell'arte scultorea, rivelando la profonda devozione e il talento straordinario dell'artista.

Nonostante le avversità subite, come i gravi danni a seguito del sisma del 1968 e il devastante incendio nel 1987, il tetto della chiesa è stato ricostruito pochi anni dopo, simbolo della resilienza e della speranza che animano la comunità. Oggi, la Chiesa di Sant'Oliva non solo rappresenta un punto di riferimento spirituale per i fedeli ma anche un tesoro artistico e storico che continua a ispirare ammirazione e riflessione nei visitatori e nei devoti.