Il Museo nazionale Agostino Pepoli è situato a Trapani (TP) in via Via Conte A. Pepoli n . 200. 
Esso fu costruito tra il 1906 ed il 1908, per volontà del conte Agostino Sieri Pepoli, all’interno dell'antico convento trecentesco dei Carmelitani, adiacente alla basilica del santuario di Maria SS. Annunziata. 
L'allestimento fu invece realizzato negli anni 60’ dall'architetto Franco Minissi .

Il museo, interdisciplinare , è oggi suddiviso in cinque principali sezioni:
* marmi e lapidi;
* dipinti;
* arti industriali;
* scultura Rinascimentale;
* memorie del Risorgimento. 

Le opere custodite raccontano la storia artistica e culturale di Trapani e del suo territorio dall’antichità all’Ottocento.

Il conte Pepoli donó alla città la sua ricca collezione di opere d’arte, a cui successivamente furono integrati alcuni dipinti della scuola napoletana donati dal generale Giambattista Fardella . 
Nel 1921 , inoltre , fu acquisita la collezione del conte Francesco Hernandez di Erice , che comprendeva presepi, ceramiche e reperti archeologici. 

Ad oggi è possibile visitare il museo e visionare opere dello scultore ed architetto Antonello Gagini o Gaggini , opere in corallo, argenti, sculture presepiali e una ricca pinacoteca che comprende : i dipinti del pittore Tiziano Vecellio (Stimmate di San Francesco); dell’artista Giacomo Balla (un ritratto di Nunzio Nasi) ; una Madonna con bambino e gli angeli del XV sec. di scuola Valenciana ; una Pietà del 1380 di Roberto d'Oderisio e un S. Andrea del fiammingo Geronimo Gerardi. All’interno del museo è custodito anche il "Tesoro della Madonna", frutto di numerose donazioni alla Madonna di Trapani.

Nel nucleo dedicato al Risorgimento , è possibile visionare alcuni cimeli storici della città di Trapani, di epoca risorgimentale e garibaldina , testimonianza della partecipazione della provincia all'Unità d'Italia. 
Ne sono un esempio : il vessillo del piroscafo "Il Lombardo";  tre busti in marmo di Giuseppe Garibaldi, Vittorio Emanuele II e il conte di Cavour (ad opera dello scultore Vincenzo Vela ) e una ghigliottina d'epoca borbonica.